Mostra collettiva

Niente è come sembra

09 Maggio - 10 Giugno 2014

Niente è come sembra
Davide Nido

Niente è come sembra
Davide Nido - Marco Grassi

Niente è come sembra
Luciano Civettini

Niente è come sembra
Vanni Cuoghi

Niente è come sembra
Marco Massimo Verzasconi

Niente è come sembra
Davide Nido - Marco Grassi

Niente è come sembra
Marco Grassi

Niente è come sembra
Alice Colombo

Niente è come sembra
Giovanni Motta

Niente è come sembra
Giovanni Motta

Niente è come sembra
Giovanni Motta

Niente è come sembra
Davide Nido

Niente è come sembra
Marco Grassi

Niente è come sembra
Vanni Cuoghi

Niente è come sembra
Vanni Cuoghi

Niente è come sembra
Marco Massimo Vezasconi

Niente è come sembra
Marco Grassi

Niente è come sembra
Giovanni Motta

Niente è come sembra
Davide Nido

Niente è come sembra
Luciano Civettini

Niente è come sembra
Alice Colombo

Mostra collettiva
invito Niente è come sembra

 

Comunicato Stampa

Niente è come sembra

a cura di Emma Gravagnuolo e Roberta Lietti

Inaugurazione venerdì 9 maggio dalle ore 18
Saranno presenti gli artisti

Fino al 10 giugno 2014

Galleria Doppia V, Via Moncucco 3, 6900 Lugano
da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17 (o su appuntamento telefonando allo 41 91 966 08 94)
info@galleriadoppiav.com - www.galleriadoppiav.com - www.facebook.com/galleriadoppiav

Non costituiscono un gruppo, non testimoniano una tendenza o un atteggiamento particolare. La caratteristica che li accomuna è il loro vivere a pieno la propria individualità espressiva, caratterizzata da tecniche e tematiche diverse; il presentare frammenti di racconti immaginati o reali, vissuti o raccontati. Luciano Civettini, Alice Colombo, Vanni Cuoghi, Marco Grassi, Davide Nido, Giovanni Motta, Marco Massimo Verzasconi, riuniti alla Galleria Doppia V, presentano opere che spiazzano e stupiscono l’osservatore attraverso associazioni talvolta incongrue, talvolta fantastiche, altre ancora profetiche, con il fine di mettere in scena una serie di de-realtà.

Scopriamo attraverso forme che sembrano appartenere al mondo del sogno, dell’inconscio, del mito, un universo che vive dove “Niente è come sembra”, popolato volta per volta da bizzarri animali, damine vittoriane, piccole creature aliene, ritratti vivi e mutevoli, di una bellezza che trascende il corpo cui si lega; bambine in grado di lottare con polpi e cavalcare squali. Lavori che aprono un porta su un mondo fantastico, come apparizioni che provocano un continuo spiazzamento. Quasi un palcoscenico inventato con protagonisti-personaggi in posa in una dimensione onirica, che hanno però una base nella vita reale e che ci invitano a confrontarci con le nostre sensazioni e i nostri desideri.

Luciano Civettini è nato a Trento nel 1967; lavora a Rovereto. I suoi personaggi si muovono leggeri, come i bimbi smarriti della fiaba di Peter Pan, rimangono in quell’età dove le cose nascondono ancora prodigiosi segreti e abitano una terra di arcane meraviglie. Si servono di travestimenti per entrare in contatto con il mondo della natura e intrattenersi con le misteriose presenze che incontrano lungo il cammino. Civettini inserisce nelle sue opere anche oggetti simbolici, proprio come pupazzi, areoplanini o semplici rametti che i bambini conservano perché possiedono poteri sconosciuti agli adulti.

Alice Colombo è nata nel 1981 a Cassano d’Adda; lavora a Melzo, Milano. Uno spazio etereo e surreale, è quello delineato dalle matite e dai collage di Alice Colombo, che stratifica carte, inserti fotografici e segni leggeri con grazia magistrale. Leitmotiv della sua produzione è la ricorrenza di un personaggio femminile che percorre, come un funambolo in bilico su un filo, un universo di pura astrazione. È un luogo in cui si affastellano oggetti suggestivi come vecchi telefoni, gabbie per uccelli, scale a pioli. Quasi un bizzarro magazzino sospeso tra alberi colossali, una foresta fantastica dove ogni apparizione rimanda a una realtà ulteriore.

Vanni Cuoghi è nato a Genova nel 1966; lavora a Milano. Nella sua pittura convivono diversi riferimenti visivi, condensati in uno stile che è colto e popolare insieme. Affiorano, infatti, su tele e carte citazioni e allusioni alla pittura del Rinascimento, ai paesaggisti dell’Arcadia, agli abiti e costumi di epoca Barocca e perfino a certe atmosfere fiabesche vittoriane. Un armamentario iconografico che l’artista filtra attraverso una marcata propensione verso la trasfigurazione fantastica e surreale.

Marco Grassi è nato a Milano nel 1966; vive a Mariano Comense, Como. La sua cultura pittorica si è sempre mossa nell’alveo di una tradizione figurativa dedicata al ritratto. Protagonisti delle sue opere sono spesso giovani donne, ma anche bambini, adolescenti e giovani ragazzi. Il suo racconto pittorico parla della bellezza che supera la fisicità perfetta che i ritratti paiono ostentare con tanta sicurezza, ma in realtà quegli sguardi dipinti, non nascondendo un velo di irrisolta inquietudine, raccontano altri stati d’animo, altre verità.

Giovanni Motta è nato a Verona nel 1971, dove vive e lavora. Le sue opere, dipinti o sculture, dal forte impatto visivo e al limite del fantastico, partono dalla ricerca e dallo sviluppo del ricordo di momenti legati all’infanzia. Il suo è un alfabeto contemporaneo contaminato dalla cultura nipponica, dallo stile cartoon e da cartelle colori vivaci rigorosamente impiegate a tinte piatte. Per realizzare i piccoli mostrini, serve tempo, tecnologia e ingegno. Alcune parti sono calamitate mentre altre hanno incastri perfetti. Un Momonster nasce dal disegno e dalla creta. La scansione e la modellazione 3D sono ideali per realizzare il modello che viene poi carteggiato per ore e dipinto a mano.

Davide Nido è nato nel 1966 a Milano, dove lavora. L’artista con una particolare pistola termica crea sulla superficie dell’opera materici reticoli sintetici che nascono sciogliendo colle siliconiche colorate. Sparse sulla tela, Davide Nido le orienta, dilata o restringe in piccoli cerchi concentrici, appiattendole o accumulandole per poi stratificarle. Un lavoro che pretende estrema cura, precisione, tanto che l’artista esegue sulla tela innumerevoli segni, tratti e forme, che creando questo continuo unirsi, allontanarsi, scontrarsi, amalgamarsi e ancora divincolarsi, trovano la loro quiete sotto forma di perenni trame solidamente liquefatte.

Marco Massimo Verzasconi nasce nel 1960 a Locarno; vive a Cugnasco, Locarno. Per l’artista spesso basta una semplice circostanza, uno spunto, un ricordo o uno stato d’animo particolare per far scattare attraverso insoliti percorsi del pensiero un meccanismo mentale alla riscoperta delle cose essenziali della vita. La sua ricerca verte da tempo sul tema del viaggio, un viaggio non tanto fisico ma inteso come luogo dei sogni, dei ricordi, e grande metafora dell’esistenza. Un viaggio straordinario del quale tuttavia restano le cose semplici e antiche. La luce, i profumi, gli sguardi, le nuvole. Un’opera quindi che risulta tramite privilegiato di una quieta introspezione e insieme dello stupore vitalistico proprio dell’inatteso.

Niente è come sembra
La Provincia (Como)

Niente è come sembra
La Provincia (Como)
16 maggio 2014